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23-24 maggio 2015 - Valposchiavo e Valtellina

Finesettimana di Pentecoste

Chi arrivando da sud e chi arrivando da nord, ci siamo dati appuntamento nella pittoresca Piazza di Poschiavo per rendere omaggio ai camerati della nostra sezione che risiedono nei Grigioni. Dopo un primo pranzetto in compagnia, verso il primo pomeriggio, tutti i partecipanti erano arrivati e al completo abbiamo iniziato il programma del finesettimana.

Finesettimana di Pentecoste

Chi arrivando da sud e chi arrivando da nord, ci siamo dati appuntamento nella pittoresca Piazza di Poschiavo per rendere omaggio ai camerati della nostra sezione che risiedono nei Grigioni. Dopo un primo pranzetto in compagnia, verso il primo pomeriggio, tutti i partecipanti erano arrivati e al completo abbiamo iniziato il programma del finesettimana.

Il pomeriggio è iniziato con la visita del Palazzo de Bassus-Mengotti, un edificio di particolare importanza storica, artistica e architettonica risalente alla metà del XVII secolo. Qui sono depositate testimonianze di vita di una famiglia che ha fatto fortuna grazie alle attività commerciali, speculazioni finanziarie e all’assunzione di cariche molto prestigiose, sia politiche che amministrative. Si può inoltre fare riferimento ad attività legate all’emigrazione e alla vita rurale di un tempo ormai passato. L’interesse di grandi e piccoli era indiscusso e la visita avrebbe potuto durare più a lungo, ma dovevamo rispettare gli orari del treno che ci ha portato da Poschiavo a Tirano.
Lo spettacolare viaggio sul Trenino Rosso del Bernina, passando sul famoso viadotto elicoidale di Brusio, ci ha permesso di cominciare a riscaldare gli animi e a creare un’atmosfera di amicizia.

La meta che ci attendeva era “La Gatta” della Ditta Triacca, incantevole Tenuta situata fra i vigneti. Qui il nostro presidente ha potuto dare il meglio di se, illustrandoci la storia della Tenuta e le varie lavorazioni delle uve; accompagnandoci durante la cena nella degustazione dei vini e delle tradizionali specialità della Valtellina.

Azzeccatissima è stata l’idea di fare rientro a Poschiavo con il bus, per il meritato riposo, perché eravamo molto….stanchi e provati! Abbiamo alloggiato dalle nostre amiche suore agostiniane presso il Vecchio Monastero.
L’importante appuntamento della domenica è stata la partecipazione alla Santa Massa a Prada nella solennità di Pentecoste. Ben quattro camerati erano presenti in uniforme per un “Verstellen” decoroso e apprezzato che ha dato ulteriore importanza alla bella celebrazione di Don Davide con la partecipazione della corale.

Il parroco, nella sua omelia, dopo avere illustrato il significato della solennità celebrata e l’appello di Papa Francesco alla preghiera per i martiri della fede, riferendosi al dono dello spirito della fortezza ha ricordato il celebre episodio del «sacco di Roma»: un esempio di particolare fortezza e di testimonianza vissuto dal primitivo drappello di Svizzeri a servizio del Santo Padre.
La vicenda si inquadra nella cornice dei conflitti per la supremazia in Europa, tra gli Asburgo, con Carlo V Imperatore del Sacro Romano Impero e re di Spagna e Francesco I di Valois, Re di Francia. In questo tragico evento morirono 147 guardie, insieme al loro capitano Gaspare Röist, il 6 maggio del 1527, difendendo il Papa Clemente VII dalle truppe Lanzichenecche di Carlo V, fino a dare la vita per lui.
Il ricordo di quel saccheggio terreno – ha ricordato il parroco commentando il fatto storico – può farci riflettere sul fatto che esiste anche la minaccia di un saccheggio più pericoloso, quello che potremmo definire spirituale. Nell’odierno contesto sociale c’è il rischio di cadere in un impoverimento progressivo dell’anima, poiché molti inseguono ideali e prospettive di vita superficiali, che colmano solo bisogni di apparenza ed esigenze materiali. Questo avviene quando manca la fortezza. La conquista di solidi ideali, di valori per cui val pena dare la vita, la perseveranza nel bene hanno bisogno dello spirito di fortezza.
Poi, rivolgendosi ai giovani presenti, don Davide li ha esortati a prendere in considerazione l’opportunità per il loro futuro, di magari offrire alcuni anni della propria vita, al corpo della Guardia Svizzera Pontificia. L’esperienza della Guardia, la gioia della Fede, l’amore alla Chiesa, giurare di difendere il Papa con la propria vita, sono tutte occasioni che non solo necessitano di una particolare fortezza ma espressioni di una bella testimonianza di vita cristiana.

Al termine della Santa Messa, dopo le foto di rito, tutta la Comunità ha potuto apprezzare un ricco aperitivo offerto dai parrocchiani come segno di riconoscenza nei nostri confronti. Ogni volta che andiamo in Valposchiavo veniamo accolti con calore e amicizia, questo senso di gratitudine ci spinge a voler sempre tornare! A tutti un grazie cordiale.

Ci siamo poi recati all’Hotel Le Prese, dove nel ristorante La Perla abbiamo gustato il banchetto conclusivo. Vista la bella giornata abbiamo potuto godere della particolare vista sul lago di Poschiavo e i bambini hanno giocato senza pericoli nell’incantevole parco. Delizioso è stato il pranzo, ma il buffet dei dolci e la cascata di frutta !!! No comment… Provare per credere!
E come sempre tutto comincia e tutto finisce! Abbiamo trascorso due splendidi giorni in Valposchiavo in ottima compagnia e il buon umore non è venuto a mancare.
Ma è soprattutto il fondamento che ognuno di noi porta in se, che ci tiene uniti e che ci fa stare bene insieme!
Non possiamo fare a meno di dire un grande GRAZIE a Graziano che per questa “due giorni”, avrà lavorato per almeno………..giorni!!!
VIVA LA GUARDIA

 

Marina e Lorenzo Doninelli